Ecco come ottimizzare il sito per la Voice Search (o Ricerca Vocale)
La Ricerca Vocale o Voice Search è uno dei trend più interessanti degli ultimi anni.
Per fare una ricerca sul Web sempre più persone trovano più semplice usare la propria voce piuttosto che digitare le parole chiave sulla tastiera, soprattutto quando si cercano informazioni su attività commerciali locali.
Nonostante gli Smart Speaker come Google Home o Amazon Echo non siano ancora diventati quei dispositivi stravolgi-mercati che molti avevano previsto, negli ultimi dieci anni c’è stata una crescita lenta e costante della Voice Search sugli smartphone.
E dal momento che la Ricerca Vocale sta prendendo sempre più piede nelle nostre vite, è importante che il tuo sito sia ben ottimizzato per venire incontro a questi nuovi tipi di ricerche.
- Ricerca Vocale nel 2020: lo studio di SEMRush
- Ricerca Vocale su Alexa: i fattori di ranking
- Ricerca Vocale su Siri: i fattori di ranking
- Ricerca Vocale su Assistente Google: i fattori di ranking
- Conclusioni dello studio di SEMRush
- 6 Strategie SEO per ottimizzare per la Ricerca Vocale
Ricerca Vocale nel 2020: lo studio di SEMRush
Nel 2019 uno studio di SEMRush ha esaminato i fattori che influenzano le classifiche della Ricerca Vocale (velocità della pagina, posizionamento nei primi tre risultati della SERP e in particolare l’occupazione di una posizione di snippet in primo piano).
Uno studio del 2020 invece ha confrontato le prestazioni di Siri, Alexa e Google Assistant fornendo utili approfondimenti sugli algoritmi di ricerca dei vari Assistenti Vocali per aiutare le aziende a sfruttare la potenza della Voice Search
Attualmente il mercato globale è dominato da questi colossi
L’obiettivo principale di SEMRush era capire in che modo gli Assistenti Vocali restituiscono risultati locali analizzando gli algoritmi che lavorano dietro di essi.
In generale quando si tratta di query con intento locale i vari dispositivi restituiscono risultati provenienti da diverse fonti:
- Google attinge informazioni dal Local Pack delle Mappe;
- Siri usa Yelp;
- Alexa usa Yelp e Yext.
Nello studio dunque si sono confrontati gli Assistenti Vocali per quanto riguarda la lunghezza della risposta e il numero di domande a cui sono/non in grado di rispondere e analizzando i vari fattori utilizzati nella scelta dei risultati vocali da restituire.
Ricerca Vocale su Alexa: i fattori di ranking
Alexa ha il più alto tasso di fallimento quando si tratta di rispondere alle domande.
Con il 23% delle domande senza risposta, Alexa non è paragonabile ai dispositivi Google e Apple, rimanendo principalmente uno smart speaker intelligente per le case.
Diciamo che è non è stato progettato per fare ricerche sul Web, pertanto SEMRush non consiglia alcuna tattica specifica per ottimizzare i contenuti per Alexa.
È interessante però sapere che nelle ricerche locali Alexa attinge informazioni dal motore di ricerca di Bing e usa i dati di Yelp e Yext per fornire le risposte.
Ricerca Vocale su Siri: i fattori di ranking
Siri risponde alla maggior parte delle domande tra tutti e tre gli assistenti vocali testati.
SEMRush ha scoperto quattro fattori principali che influenzano le risposte di Siri (elencati in ordine di importanza):
- Distanza;
- Numero di recensioni su Yelp;
- Valutazione in stelle su Yelp;
- Prezzi.
Dal momento che Siri si affida a Yelp nella restituzione di risultati locali, SEMRush fornisce alcuni consigli per fare una buona ottimizzazione per la Ricerca Vocale su Siri:
- Ottimizzare la propria presenza su Yelp con informazioni dettagliate e aggiornarle periodicamente;
- Scegliere la giusta categoria per la tua attività;
- Aggiungere quante più foto possibili sul profilo aziendale;
- Scrivere contenuti su Yelp utilizzando parole chiave pertinenti alla propria attività;
- Monitorare e migliorare valutazioni e recensioni su Yelp.
Ricerca Vocale su Assistente Google: i fattori di ranking
Nonostante tutte le varie versioni dell’Assistente Google (Google Home, Google Home Mini, Google Home Hub e smartphone Android) abbiano algoritmi simili, ognuna di esse restituisce risultati diversi.
Secondo SEMRush, è molto probabile che i siti classificati nel Local-3 Pack delle Mappe siano consigliati dall’Assistente Google nelle ricerche vocali locali, anche se i risultati sono quasi sempre gli stessi sia che l’utente sia loggato o meno sul suo profilo Google.
Per ottimizzare per la Ricerca Vocale locale dell’Assistente Google SEMRush consiglia di seguire le seguenti pratiche:
- Ottimizza la scheda Google My Business della tua azienda;
- Usa i dati strutturati per la tua attività locale (per approfondire consulta la guida ufficiale di Google);
- Crea contenuti semplici e di facile comprensione in modo che corrispondano al tono colloquiale della Ricerca Vocale.
Conclusioni dello studio di SEMRush
Dal report di SEMRush sono emerse alcune considerazioni molto interessanti:
- Google Assistant, Siri e Alexa occupano una grande quota di mercato nel settore degli Smart Speaker, pertanto le aziende dovrebbero adattarsi a tutti e tre gli Assistenti per garantire un’ampia visibilità del loro sito web;
- La lunghezza media della risposta per tutti gli assistenti analizzati è di 23 parole, solo i dispositivi con l’Assistente Google restituiscono le risposte più lunghe (41 parole);
- Alexa è principalmente uno strumento a uso domestico, non progettato per eseguire query di ricerca sul Web;
- Per essere presenti tra le risposte Siri di Apple, le aziende devono mirare a ottenere ottime valutazioni di Yelp;
- Per fare SEO per Google Assistant è importante comparire nel Local-3 Pack di Maps e adattare i contenuti del sito per la Ricerca Vocale.
6 Strategie SEO per ottimizzare per la Ricerca Vocale
Fondamentalmente l’ottimizzazione per la Ricerca Vocale o VEO (Voice Engine Optimization) è simile alla SEO tradizionale, ma ha ovviamente un focus diverso.
Scopriamo alcuni utili consigli per ottimizzare il sito per la Ricerca Vocale.
1. Comprendere il tipo di cliente e il suo comportamento
Come per il web è opportuno comprendere gli utenti e il contesto di ricerca, anche per gli Assistenti Vocali è utile analizzare il profilo dell’utente e capire quali device utilizza.
2. Concentrarsi sulle parole chiave conversazionali
Non è un caso che Google abbia lanciato l’algoritmo BERT per migliorare la comprensione del linguaggio umano.
Per ottimizzare per le Ricerche Vocali bisogna che il linguaggio del sito sia vicino al parlato, dunque è importante utilizzare un linguaggio più colloquiale, parole chiavi conversazionali e a coda lunga.
3. Creare contenuti convincenti localizzati sugli utenti
Brevità, contesto e pertinenza sono essenziali quando si ottimizza per la Ricerca Vocale.
Per questo bisogna prestare particolare attenzione a:
- Creare risposte dettagliate a domande comuni;
- Rispondere a domande semplici in modo chiaro e conciso;
- Creare contenuti unici che rispondano alle domande più comuni dei tuoi utenti e li aiutino a risolvere i loro problemi;
- Realizzare pagine con un titolo sotto forma di domanda;
- Immediatamente dopo il titolo, fornire una risposta concisa o una definizione alla domanda e utilizzare il corpo del testo per ulteriori dettagli.
- Ottimizzare la pagina per farla diventare uno snippet in primo piano.
4. Fornire contesto con il Markup
Utilizzare i dati strutturati di Schema.org per fornire ai motori di ricerca maggiori informazioni circa il contesto dei tuoi contenuti.
5. Crea pagine che rispondono alle domande più frequenti
Quando gli utenti pongono una domanda agli Assistenti Vocali in genere la iniziano con “Chi”, “Cosa”, “Dove”, “Quando”, “Perché” e “Come”.
6. Think Mobile e Think Local
Stiamo passando a un mondo mobile-first in cui le persone utilizzano Internet in mobilità.
Dunque è importante ricordare che mobile e locale vanno di pari passo soprattutto nella Ricerca Vocale.
I dispositivi mobili infatti consentono agli utenti di eseguire query locali in movimento.
La Ricerca Vocale, a sua volta, consente agli utenti di porre domande molto georeferenziate.
Assicurati dunque che il tuo sito sia ottimizzato per il mobile e migliora la velocità e i tempi di caricamento.
Puoi anche creare esperienze diverse per gli utenti desktop e mobile, magari ottimizzando il sito mobile per ricerche del tipo “vicino a me”.